giovedì 27 giugno 2013

CUBOLANDIA


La mostra  “Cubolandia” nasce dalla volontà di lavorare in modo innovativo sulla Geometria, utilizzando il laboratorio e applicando l’”esposizione di Matematica”, un rivoluzionario metodo didattico introdotto nel 1949 dalla ricercatrice Emma Castelnuovo che fa interagire il concreto- materiale costruito dai ragazzi con l’astratto- spiegazione verbale. 



L’iniziativa si caratterizza per due dimensioni convergenti. Da un lato i ragazzi delle classi medie hanno realizzato il percorso espositivo, dall’altra i bambini dell’infanzia e della primaria che quegli stessi “autori” hanno condotto per mano come illustratori e “ciceroni” e anche come veri docenti di laboratorio. 


Nella giornata di venerdì la mostra è stata aperta al mattino per le classi della scuola primaria. Nella mattina i ragazzi hanno interagito con dieci classi, presentando i loro lavori o conducendo i laboratori, mentre al pomeriggio hanno presentato il loro lavoro a un pubblico misto di adulti, tra cui il Dirigente scolastico Gianfranco Pasetti, e ragazzi.



“ E’stato molto interessante vedere come i ragazzi hanno gestito i rapporti con i visitatori, cercando di modificare le loro spiegazioni in base all’età dei loro interlocutori. Se si ascoltano davvero i ragazzi si sente che hanno nel cuore un modo nuovo di vivere la scuola, di vivere la cultura che deve circolare e creare nuove energie, in modo giocoso”, questo il commento di un insegnante promotore, che vuole ringraziare tutti per questa bella esperienza di crescita, di costruzione, di lavoro condiviso, perché solo tutti insieme possiamo ricostruire e ridare vitalità alla scuola.

QUESTE LE IMPRESSIONI DEI RAGAZZI


I bambini interagiscono molto con noi soprattutto a metà mattina. Siamo contente che il nostro stand gli piaccia. Si sente l’entusiasmo.
Giorgia e Hafsa
La mostra è stata un po’ impegnativa, ma, grazie ai bambini e a tutti gli altri, il nostro “sforzo” è stato compensato. Siamo molto contente, speriamo che sia piaciuto tutto a tutti! Grazie per l’entusiasmo che ci avete messo!
Alice, Aurora e Alice
La mostra è stata molto bella, perché ha coinvolto numerosi bambini e ci ha incoraggiato a seguire la matematica
Andrea
La mostra è stata molto divertente, perché abbiamo giocato con i bambini e ci siamo divertiti
Khalid
La mostra è stata un’esperienza bellissima! E’ stato fantastico lavorare con i bambini! Sembravano tutti molto interessati e coinvolti. Un’esperienza da rifare, assolutamente! Speriamo vi sia piaciuto tutto, al prossimo anno!
Julia e Sara
E’ un’esperienza molto bella e divertente. All’inizio i bambini non collaboravano ma poi hanno iniziato a divertirsi!
Bouchra e Martina
Sono contenta e molto soddisfatta, i bambini si sono divertiti! Questo grazie a noi
Galadriel
E’ stata una bellissima esperienza soprattutto con i bambini che volevano interagire con noi!
Doriana
Mi è piaciuto ed è stata una bella esperienza
Edoardo
E’ stata un’esperienza bellissima e mi è piaciuto molto parlare soprattutto al preside . assolutamente da rifare
Adam
E’ stata una stupenda esperienza soprattutto perché a volte aiutavamo i bambini e capivano subito, anche quelli di prima. Da rifare sicuramente!!
Lorenzo
E’ stato bello ed emozionante, anche se un po’ confusionario…i bimbi sono molto simpatici e afferrano le cose al volo! ( soprattutto le magliette verdi! ) Da rifare!
Elena
E’ stata un’esperienza fantastica lavorare con i bambini, anche se la stanchezza si fa sentire…!! comunque il nostro duro lavoro è compensato!! Grazie a tutti, al prossimo anno!!
Lisa e Julia
Oggi è stata una giornata molto movimentata e faticosa, dove tutti abbiamo lavorato duramente

Queste giornate, passate a spiegare ai bambini e ad altre persone, sono state molto interessanti e ho imparato qualcosa anch’io…
Viola
Questa mostra è stata bellissima e mi è piaciuto partecipare!!
Vittoria


La mostra/laboratorio è stata visitata nelle mattine di lunedì 10 giugno dalle classi della scuola primaria e martedì 11 per da quelle della scuola dell’infanzia. 



La nostra scuola ha partecipato all’evento nella duplice veste di organizzazione (ins. Bellino) e fruizione (gruppo “grandi”).
L’evento è stato pensato come tappa di un percorso di studio/lavoro sul curricolo verticale, che sta impegnando alcuni insegnanti da anni, anche con l’intervento di esperti, dal dott. Caretto al prof. Chiesa. Quest’ultimo ha stimolato il gruppo degli insegnanti a concentrare gli sforzi per creare ambiti educativi comuni ai tre ordini di scuola presenti nell’Istituto Comprensivo, su cui lavorare in continuità. Nell’area matematica, guidati dalla prof. Neri, abbiamo deciso di approfondire il versante geometrico della materia, ponendo l’attenzione, in particolare, sul CUBO. 


Gli insegnanti ed i ragazzi di alcune classi della scuola media Straneo si sono impegnati nell’allestimento di una mostra sul solido in oggetto visto attraverso l’arte, la storia, le curiosità, le illusioni ottiche, le regole … Alla mostra erano collegati alcuni laboratori, destinati alle classi in visita, dove si potevano costruire solidi di carta, di cannucce, di stuzzicadenti e pongo, altri di giochi matematici proposti anche con il computer.
La scuola dell’infanzia si è riservata di considerare il CUBO come elemento di gioco, sostanzialmente DADO, perché tale è la conoscenza che ne hanno i bambini e perché è dal gioco che derivano tutti gli apprendimenti in questa fascia d’età. 
La scuola dell’infanzia Morbelli ha esposto un DADO DELLE EMOZIONI, in cui ogni faccia è espressione di un diverso stato d’animo: gioia, dolore, noia, rabbia, allegria … Questo gioco aiuta i bambini a riconoscere, esprimere ed, eventualmente, controllare i propri sentimenti.
La nostra scuola ha “preparato la mostra con giochi, attività e discussioni dedicate ai GRANDI, durante i laboratori pomeridiani nel corso dell’anno.


I bambini, curiosi per natura, scoprono il mondo dei numeri e delle forme utilizzando quel potentissimo veicolo di apprendimenti che è il gioco.

Attraverso il gioco il bambino apprende intuitivamente  fondamentali concetti matematici: quantità, equipotenza, maggiore/minore …

Con il movimento acquista confidenza con lo spazio, i confini, le distanze, le superfici, le forme … I giochi di esplorazione dei più piccoli si arricchiscono man mano di parole, gesti codificati, regole, che la condivisione di esperienze nella scuola dell’infanzia rafforza e conferma. È importante che i bambini possano accedere ad una grande varietà di esperienze che li impegnino sul piano fisico, su quello relazionale e su quello intellettuale. In una fase successiva i bambini vengono accompagnati all’osservazione e alla riflessione metacognitiva su quanto è avvenuto nel gioco, sulle regole, sulle somiglianze/differenze/affinità. Queste discussioni avvengono, in genere, nello “spazio del cerchio”, un luogo/tempo dedicato al confronto tra bambini, dove ognuno può esprimersi , nel rispetto delle opinioni altrui, fare domande, formulare ipotesi, proporre soluzioni. Dal “conflitto cognitivo” nascono intuizioni e curiosità che accrescono le conoscenze e le competenze di tutto il gruppo di bambini.

Stimolati dalla proposta dei nostri amici “grandi” abbiamo cercato di approfondire la conoscenza matematica del CUBO, utilizzando il nostro abituale approccio al sapere: gioco, riflessione metacognitiva, discussione tra pari.

Ad esempio, alla fine del percorso, i bambini sono arrivati ad alcune osservazioni conclusive:

IL CUBO … QUESTO SCONOSCIUTO!
MARCO T. – bisogna contare gli angoli, le punte.
ELEONORA – sono 8. Perché li ho contati.
SARA – è un quadrato se ha 4 punte.
MARCO T. – si chiama quadrato perché sembra che dice: “quattro punte”.
PIETRO – ha 4 lati.
SOFIA M. – ha 6 quadrati.
MAESTRA – sì, il cubo ha 6 facce.
SOFIA M. – e noi una!
MAESTRA – concludendo, per essere un cubo un solido deve essere …   

TUTTI – quadrato, ha 8 punte, e 8 angoli, ha 6 lati e 6 facce!
MAESTRA – vediamo se ci vengono in mente dei cubi, a casa o a scuola, intorno a noi.
SOFIA I. – conosco i cubi a casa.
RICCARDO – con i cubi, anche di carta, bianchi e neri, possiamo fare una scacchiera.
MARCO T. – ci sono dei cubi che hanno dei puntini colorati con i pennelli. Ci sono disegnati tutti i numeri: 1, 5, 2, 10 … fino alla fine.
PIETRO – no, se il dado ha sei lati anche i numeri sono 6.
CRISTIANO – mi ricordo i cubi al museo “c’era una volta”. Erano come sculture gigantesche, come un quadro. Ma adesso l’hanno distrutto.
MARCO L. – mi ricordo un dado a casa …
MANUEL – a casa avevo un cubo vecchio del gioco dell’oca.
IRENE – le finestre ci possono essere a forma di cubo.
ALESSANDRO – il cubo è quadrato, ha 4 righe che fanno un quadrato. Il cubo ha la forma di un quadrato.
ANGELICA – è quadrato, ha 4 punte e ci puoi giocare: ci puoi fare le torri, metterle in fila, farci un trenino.
BENEDETTA – si possono costruire case, gli alberi …
JOEL – si può giocare al gioco dell’oca. Si gioca in 6. devi scegliere l’anatra che vuoi, poi prendi 2 dadi e li lanci. Chi arriva prima dove c’è l’anatra bianca vince.
MAESTRA – osservate bene questi dadi e ditemi cosa vedete.
LUCA – ci sono tante parti … 5.
SOFIA – 6
Manuel – 6 per me.
ANGELICA – per me è duro. E hanno 4 angoli
BENEDETTA – io ne ho contati 6.
SOFIA – io dico 8.
ANGELICA – 16.
MANUEL e ALESSANDRO – sono 8!
IN CONCLUSIONE IL CUBO
  • HA 6 FACCE
  • HA 8 SPIGOLI
  • È UN SOLIDO.
… e quando  siamo andati alla mostra è stato BELLISSIMO! 

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